
Napolitano Secondo Mandato: 20 aprile 2013.
Siamo in molti a credere di non contare nulla come cittadini anche se domiciliati in uno stato che si dice democratico; siamo in molti a ritenere che la nostra condizione sia quella di sudditi con solo funzione di pagamento tasse, foraggiamento privilegi per la casta, nonchè numeri portatori di voti per le corti dei potenti in auge. Senza nulla riceve in cambio.
Nemmeno rispetto e compassione.
Ma si sa: allo stato moderno e tecnocratico, ancor piu' che tecnologico, non importa un fico secco nemmeno, o soprattutto, di questi "valori umani". Molto piu' importanti i "futures"
La loro parola d'ordine? Controllo. Su di noi, ovviamente. Sfoltimento popolazione e accentramento risorse e governi.
Possiamo pensare di stare "bene" e in salute in queste condizioni generali? Anche se mangiamo bio, ci curiamo con rimedi naturali e facciamo yoga o pilates?
Meglio per il corpo in generale certamente. Ma non basta.
Non basta e non in rapporto ad un modello ideale (che a noi magari predicano ma di cui loro se ne fregano) ma in rapporto alla Realtà ultima di CIO' CHE SIAMO, di cui molti negli ultimi tempi e grazie ad internet, ci raccontano esperienza di prima mano.
Sono coloro che sono stati dati per malati terminali, spacciati, che entrano in coma, lasciano il corpo e ...viaggiano con la coscienza nella Realtà oltre. Oltre il cervello, il corpo, oltre la realtà materiale fisica e tornano poi guariti, piu' ricchi di vera conoscenza e con molta meno paura di chi resta ancorato solo a questa mente-corpo nel manicomio di questo pianeta governato da mostri.
Siamo molto di piu' di quel che ci fanno credere di essere e che noi stessi crediamo di essere dal punto di vista del piccolo io , condizionato, frustrato, impaurito, limitato.
Questo dobbiamo ricordare e praticare in risposta ai soprusi che non smetteramnno in questa "nuova" stagione della Repubblica....(delle banane...).
Per non distruggerci, cadere in depressione o entrare nella follia e poi correre a ingoiare i farmaci (o peggio) ... tornando a far loro un favore.
E non intendo tutto cio' come una fuga o arroccamento in una torre d'avorio o peggio, disinteresse e superficialità nella realtà quotidiana ("perchè bisogna stare lontano dalla negatività" o perchè bisogna entrare nel mondo di luce").
Occorre vivere ed essere in coscienza, consolidare una visione della Realtà, NON della sola esistenza terrena, conoscere il linguaggio (simbolico) del potere e smettere di investire qualcuno della "missione del salvatore".
Questo io credo sia necessario fare, ora. E possiamo farlo.
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Il mio lavoro è aiutare a distruggere quel che resta della tua immaginazione , nutrendoti di infinite dosi di monnezza insulsa, rivestita di zucchero |
Passare dallo stato inconscio del collettivo, quello della pecora, alla coscienza di sè e del Sè.
E per tornare dentro la storia del presente :
"C’e’ dunque poco da star allegri anche se, grazie all’elezione del vecchio presidente rieletto, domani molti parlamentari e molti italiani s’illuderanno di potersi godere la prima domenica di primavera in una nazione democratica che nulla ha da spartire con la repubblica delle banane di Woody Allen" Loretta Napoleoni
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Dal blog di Messora:
http://www.byoblu.com/post/2013/04/20/la-seconda-volta-di-napolitano.aspx#comments
"L’ultimo, Giorgio Napolitano lo fece nel novembre del 2011. E sappiamo com’è finita. Oggi l’Italia poteva avere un nuovo Presidente. Potevano scegliere un uomo che tutto sommato aveva la loro casacca e che dava qualche garanzia in più. Ci hanno provato con Franco Marino.
Ci hanno provato con Romano Prodi. Volevano provarci con D’Alema, Alla fine, pur di non votare Rodotà, voluto dai cittadini che li hanno eletti, sono stati chiamati al Quirinale (a che titolo? E come mai nessuno ha chiamato il Movimento Cinque Stelle?) e, cadute tutte le foglie di fico, hanno svelato l’inciucio.
E pur di realizzare un nuovo, consapevole, sfregio alla volontà popolare, non si sono fatti scrupolo di richiamare in servizio lui, l’uomo che rende possibile qualunque cosa, il facilitatore maximo. Hanno proclamato la reinvestitura di Re Giorgio e concordato un nome utile a continuare il percorso del rigore, lasciato a metà dal sobrio predecessore, per Palazzo Chigi. A nulla sono servite le proteste della stessa base del Partito Democratico. A nulla gli strappi dei Giovani Turchi.
A nulla le dimissioni di Bersani e della Bindi. E a nulla, infine, sono servite le autostrade a dodici corsie spalancate dall’unica forza politica ancora rappresentativa dei cittadini, che avrebbero portato scorrevolemente dall’elezione di Stefano Rodotà alla formazione di un Governo realizzato dai cittadini per i cittadini. Per l’ennesima volta, le aspirazioni legittime del popolo sono state mortificate da un ristretto gruppo di potere che ha in pugno tutto e crede di non dover rendere conto a nessuno, utilizzando regole e garanzie istituzionali pensate per tutelare molti, ma sempre e solo nella direzione di ciò che conviene a pochi.
Le piazze sono piene. Piene di quegli stessi cittadini che solo due mesi fa hanno votato per essere degnamente rappresentati, e già oggi si sono resi conto che il loro voto non è stato sufficiente a cambiare da subito il sistema. E’ significativo che vi sia un certo numero di parlamentari – circa 162 – che possono permettersi di uscire dal Palazzo e andare a raccogliere gli applausi della folla.
Ed è altrettanto significativo che tutti gli altri non se lo possano permettere, e utilizzino le uscite secondarie per sottrarsi al giudizio popolare. Eppure, tutto questo non conta nulla. L’unica rappresentazione che conta è quella dei media, che rispolverano assonanze infelici come “Marcia su Roma”, terminologia che non è stata usata da nessuno, per screditare una legittima protesta, peraltro già in atto da giorni.
Una protesta condivisa, nel privato, da molti dei giornalisti di Palazzo, perfettamente consapevoli dello stiracchiamento costituzionale che si consuma ormai con una certa regolarità sotto ai loro occhi, mentre l’unico allarme democratico che conoscono è quello del numero esatto dei voti che i candidati alla Presidenza della Repubblica espressi dalla base del movimento cinque stelle hanno totalizzato. Mentre vi scrivo, dalle finestre aperte della Camera arrivano le urla della piazza. E non è un rumore che possa far piacere sentire. Credetemi".
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