Tecnicamente le emorroidi potrebbero essere definite come una dilatazione anormale di una vena dell’ano o del retto, che può essere interna o esterna, e fare parte una specie di rigonfiamento intorno all’orifizio anale. La parte dilatata si può infiammare e sanguinare. Oltre ad essere fastidiose, le emorroidi sono oltretutto molto dolorose e influiscono negativamente l’attività di defecazione normale.
Nei casi più diffusi, quelli cioè che non hanno bisogno di intervento chirurgico, si possono individuare alcuni rimedi omeopatici che possono semplificare la soluzione naturale del problema e nello stesso momento allegerirne i sintomi.
L’Ippocastano (Aesculus hippocastanum) è conosciuto proprio come pianta per le emorroidi: ne viene usata la corteccia poiché ricca di molte composti attivi fra le quali l’escina, a cui si devono le proprietà utili alla guarigione delle emorroidi. I composti in vendita sono studiati per avere un contenuto in escina pari al 16-21%, questo composto agisce sul tono delle vene incrementando la resistenza dei capillari sanguigni riducendone la permeabilità. I flavonoidi contenuti negli estratti di Ippocastano, grazie alla loro azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, consentono di migliorare la circolazione del sangue ed allegeriscono gli spasmi nelle crisi legate alle emorroidi. Gli effetti sinergici di tutte questi composti sono particolarmente evidenti, oltre che nel trattamento delle emorroidi, oltretutto nella cura delle sintomatologie legate all’insufficienza venosa, gambe pesanti e dolenti, ed alla fragilità capillare che si presenta con presenza di ecchimosi o di varici. L’efficacia dell’Ippocastano è st ata verificata da studi sperimentali e clinici su differenti pazienti che soffrono di insufficienza venosa, che hanno messo in luce una significativa riduzione delle sintomatologie quali il dolore ed il prurito. La dose da prendere durante il giorno varia da preparato a preparato, l’importante è che essa fornisca un apporto di 100-150 mg di escina. Ci sono oltretutto prodotti per applicazione topica indicati proprio nei casi di emorroidi.
Un altro medicinale omeopatico indicato per il trattamento delle emorroidi e che si trova associato all’Ippocastano in numerosi composti è il Rusco o Pungitopo (Ruscus aculeatus). E’ una pianta di cui si utilizza il ceppo con le radici in quanto ricca di preparati simili a quelle presenti nell’Ippocastano, anch’esse in grado di esercitare un’azione venotonica, vasocostrittrice ed antinfiammatoria verificata da numerosi studi clinici.
Oltretutto il Cipresso (Cupressus) viene impiegato in modo generale per il trattamento delle emorroidi, delle varici e delle gambe pesanti. I suoi coni, che costituiscono la parte usata in fitoterapia, sono ricchi di polifenoli e flavonoidi che come è noto dapprima esercitano un’azione antinfiammatoria e vasocostrittrice nelle crisi legate alle emorroidi.
Va tenuto a mente che tutte queste piante raramente producono effetti secondari non voluti, come succede invece per i rimedi farmacologici flebotonici classici.
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