Pages

.

GRAHAM HANCOCK: GUERRA ALLA COSCIENZA. IL VIDEO RIMOSSO DA TED TV


Graham Hancock, scozzese nativo diEdimburgo, ha vissuto a lungo in India, dove il padre lavorava come chirurgo. Tornato in patria, consegue la laurea in sociologia presso la Durham University ed inizia una carriera giornalistica, presso una serie di quotidiani britannici quali il Guardian, il Times e l’Independent. Dal 1980 è anche autore di libri (qui quelli in italiano).



Qui il video interessantissimo di Hancock che è stato poi censurato da TED, tra cio’ che dice:



“egli accenna alla sua storia, ovvero alla  sua relazione durata 24 anni con la cannabis, una dipendenza che ha interrotto improvvisamente (e ne è felice…) nel 2011, dopo un “incontro” con l’ayahuasca, quella sacra mistura fermentata dell’Amazzonia,  che procura visioni.


Nel suo “viaggio” con questa sostanza gli è stato possibile esplorare il mistero della morte, il problema della coscienza e le implicazioni del futuro della umanità in una società che fa la Guerra alla vera libertà cognitiva.



Nella maggiore parte dei casi si incontra lo spirito della Hayauasca (chiamata qui anche “Mother Hayuasca” madre-hayuasca) come guida creativa, come guaritore e come maestro morale. 



Hanckock racconta di come fosse già assuefatto alla cannabis da molti anni, quando per la prima volta prese la hayuasca, che quasi immediatamente comincio’ a dargli dei messaggi sulla sua “abitudine” alla cannabis, che non gli era piu’ utile e che gli creava un comportamento malsano verso gli altri:



“Ovviamente ignorai per anni quei messaggi e continuai a farmi di canne per la piu’ parte del giorno. Non voglio demonizzare la cannabis ma credo che io ne stessi abusando: non la usavo responsabilmente. Ero diventato sempre piu’ paranoico, geloso, possessivo, sospettoso, mi infuriavo in modo irrazionale e sempre piu’ stesso stavo rendendo la vita della mia amata partner un inferno. E quando nell’ottobre 2011 andai ad incontrare la hayauasca, questa mi portò a fare una specie di “revisione della vita”.



Non è un caso che l’hayauasca sia definita il “vino dei morti” o “vino della anime. Questa revisione della vita, che questa sostanza gli rese possibile, è molto simile ad una esperienza NDE (near death experience, esperienza prossima alla morte).


“ Mi fu detto che se non avessi corretto la mia situazione nella vita, il mio post mortem sarebbe stata assai grama cosa. Madre ayauasca letteralmente mi porto’ nell’inferno… un po’ come quello dipinto da H. Bosch.  Un posto orrendo, come quello che gli Egizi  chiamavano “la Corte del Giudizio di Osiride”



Il mito egizio narra, infatti,  che raggiunta la Sala del Giudizio e accolto da Horus, il defunto, dinanzi al tribunale divino, doveva fare una confessione nella quale dichiarava di non aver commesso nessuno dei 42 peccati elencati nel Libro dei Morti. Mentre il defunto, assistito dal dio

Anubi , si confessava, il dio Thot annotava i peccati e sistemava sul piatto di una bilancia il cuore del defunto e sull’altro una piuma che  rappresentava la verità. Se il cuore risultava più leggero della piuma, cioè non era gravato dal peso dei peccati, significava che l’uomo nella vita si era  comportato in modo giusto e, solo allora, poteva avere accesso al gioioso regno dell’oltretomba per passare una vita eterna e felice nel mondo degli dei.



Racconta anche che in Peru (e in Canada) è stata usata questa sostanza da alcuni terapeuti ( In Canada fintanto che la sostanza non è stata dichiarata fuorilegge) che in questo modo hanno curato dipendenze da droghe pesanti come eroina e cocaina. In 12 sessioni il terapeuta riusciva a togliere la dipendenza, poiché queste persone incontravano con questa sostanza la “giuda” che dava loro senso e significato spirituale della loro esistenza.



Fino a cinquantamila anni fa l’uomo non conosceva arte o religione, né possedeva alcun tipo di pensiero simbolico. Poi, d’improvviso, queste forme concettuali vengono misteriosamente alla luce. Come è potuto accadere?



No comments:

Post a Comment