Bruce Lipton, il biologo della cellula a cui dobbiamo queste scoperte, è molto esplicito e afferma: “Non siamo vittime dei nostri geni, ma maestri del nostro destino” (27).
Nel suo libro Biologia delle credenze: liberare il potere della consapevolezza, della materia e dei miracoli (28), Lipton dice inoltre che il corpo/mente è progettato per autoguarirsi, ma noi occidentali in particolar modo possiamo accedere in modo molto limitato a questo potenziale, perché abbiamo sviluppato e consolidato credenze che cedono ai medici, gli “esperti”, il nostro potere. Per riprogrammare le nostre cellule Lipton parla degli strumenti di sempre: le tecniche di lavoro sull'inconscio per modificare le strutture di riferimento interne, la meditazione e tutto ciò che può favorire la consapevolezza e la presenza.
“I pensieri sono cose”, affermava il grande guaritore e mistico Edgar Cayce, e si sta oggi precisando sempre di più la comprensione di come i pensieri siano in grado di creare realtà. Questo lo possiamo verificare anche da soli nel quotidiano notando come, per esempio, quando siamo innamorati stiamo bene, tendiamo al positivo, siamo in apertura verso la vita e le esperienze; quando siamo invece preda della paura, la nostra energia si paralizza, ci chiudiamo e ci predisponiamo al peggio.
Altre recenti scoperte provano quello che le antiche discipline mediche e spirituali affermano da sempre: le parole hanno il potere di modificare il DNA , quindi attenzione ai pensieri, parole interiori con le quali commentiamo costantemente le esperienze. Grazie alle informazioni più recenti della neuroscienza e dell'epigenetica, ora risulta più facile capire perché la meditazione abbia un'influenza così positiva sugli individui. La meditazione, aiutando pensieri, emozioni e sensazioni rimossi e sepolti a riaffacciarsi alla coscienza fa sì che i peptidi si rimettano in circolazione e favorisce così il riequilibrio.

by Annalisi Faliva
fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/lobo-frontale.php?pn=1184
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