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IL POTERE POLITICO STA NEL CARRELLO-SPESA


LETTERA

SMUOVERE LE ACQUE COL CARRELLO GIUSTO

Ciao Valdo, ti giro per conoscenza questa interessante riflessione di don Adriano Sella, componente della commissione Nuovi Stili di Vita della diocesi di Padova. Anch'io faccio parte di un GAS della provincia di Vicenza e sarebbe interessante far conoscere queste realtà a più persone affinchè altri si rendano conto della nostra capacità di smuovere le acque anche solo e semplicemente "facendo la spesa in maniera consapevole". Un abbraccio.
Maria Nadia

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TESTIMONIANZA STRAORDINARIA DI DON ALBINO (Tramonte-Padova 27/08/2013), titolo e sottotitoli di VV

IL CORAGGIOSO DIGIUNO DI DON ALBINO

La scelta straordinaria di don Albino dei Beati i Costruttori di Pace, di mettere in atto il digiuno per richiamare l’attenzione della popolazione e delle autorità alla questione ambientale del nostro territorio, è una scelta davvero coraggiosa con una bella testimonianza. Dobbiamo ringraziarlo per il coraggio e per aver suscitato confronto, dibattito e unione di forze attorno alla questione del territorio del Veneto, fortemente a rischio a causa di varie grandi opere volute dall’economia del profitto.

CONSUMO CRITICO E SOLIDALE, POTENTE ARMA POLITICA NELLE MANI DELLA GENTE

Questa azione rimane, tuttavia, straordinaria sia perché pochi la possono mettere in atto e sia perché il digiuno (sciopero della fame) è uno strumento da utilizzarsi in caso di urgenza e di emergenza.
Da questa forma straordinaria bisogna passare ad una azione ordinaria, e quindi possibile a tutti i cittadini e concreta nella propria vita quotidiana. La possiamo individuare nell’impegno del consumo responsabile, critico e solidale che può essere messo in atto ogni giorno, quando compriamo cioè nell’andare a fare la spesa.

PRIMA DOMANDA BASILARE: DOVE ANDIAMO A FARE LA SPESA?

Ecco una proposta quotidiana che risponde alla domanda che mi hanno fatto varie persone in questi giorni: “Noi cosa possiamo fare per custodire il nostro territorio?” La prima domanda da farsi è: Dove andiamo fare la spesa? La scelta di andare nei grandi centri commerciali, oppure negli ipermercati, non è la stessa cosa come quando si va a fare la spesa nei negozi o direttamente dai produttori, come fanno i gruppi di acquisto solidale (G.A.S.).

SCEGLIERE I COLOSSI? I NEGOZIETTI? O ANDARE DIRETTAMENTE DAI PRODUTTORI?

La prima significa sostenere l’economia dei colossi e delle grandi multinazionali che sono i responsabili delle grandi opere distruttive del tessuto socio-culturale e umano di un intero territorio. La seconda scelta significa promuovere un’economia alternativa, sostenendo tutti i piccoli e medi negozi che riescono ad occupare molta più gente a livello lavorativo e che sono il tessuto di relazioni sociali e umane dei nostri paesi, oppure organizzandosi e andare direttamente dai produttori per sostenere il loro lavoro e il loro impegno di produrre nel pieno rispetto dell’ambiente.

VANDANA SHIVA E I CRIMINI DELLA COCA-COLA SUL TERRITORIO INDIANO

Vandana Shiva, scienziata, economista e ambientalista indiana, denunciava fortemente come il grande colosso della Coca-Cola si era appropriato dell’acqua di una regione dell’India, prosciugando le falde acquifere della zona nel giro di soli due anni, costringendo così migliaia di donne a fare centinaia di chilometri per andare a provvisionarsi di acqua. È bene prendere coscienza, che questa azione distruttrice della multinazionale viene sostenuta da chi fa uso dei suoi prodotti e non ha il coraggio di fare una scelta alternativa.

SECONDA DOMANDA BASILARE: DI CHI SONO I PRODOTTI CHE COMPRIAMO?

La seconda domanda da farsi è: di chi sono i prodotti che compriamo? Comprare prodotti di grandi imprese che sono responsabili dell’inquinamento dell’ambiente, non è la stessa cosa acquistare prodotti della filiera che ha una grande attenzione verso l’agricoltura naturale e biologica. La prima filiera di produzione è altamente distruttrice dell’ambiente perché fa uso di molti diserbanti, pesticidi e agro- tossici, mentre la seconda è molto attenta al rispetto della natura e del territorio.

ABBIAMO IL VERO VOTO NEL PORTAFOGLIO!

La scelta della filiera etica di produzione è molto importante: per poter rispettare l’ambiente, pagare un prezzo giusto ai produttori e rispettare i diritti dei lavoratori, così come fa il commercio equo e solidale.
Come scrisse l’economista Leonardo Becchetti, noi cittadini come consumatori abbiamo il “voto nel portafoglio”. È vero. Ogni volta che compriamo votiamo col nostro portafoglio. Questo è un potere enorme nelle mani dei cittadini. Lo sappiamo utilizzare?

IL POTERE POLITICO STA NELLA NOSTRA SPESA QUOTIDIANA

Ed è uno strumento quotidiano che ci pone davanti ad un bivio. Continuare a sostenere l’attuale economia di profitto, nelle mani delle multinazionali (pensiamo al business mondiale del cibo che viene gestito da un pugno di transnazionali), oppure promuovere un’economia alternativa, quella etica, che mette al centro l’umanità e la terra, con una grande attenzione all’ambiente, offrendoci inoltre prodotti di qualità che ci fanno bene alla salute?

È IL CONSUMATORE CON LE SUE SCELTE CHE RAFFORZA O INDEBOLISCE I PRODUTTORI DI SPAZZATURA E LA FINANZA SPECULATIVA

Qui sta l’azione quotidiana che ci permette di indebolire, minando dal basso, il potere dei grandi colossi economici che oggi vogliono usare il territorio veneto, cementificandolo enormemente e realizzando una lunga lista di grandi opere. Dobbiamo ricordare che dietro a questi grandi gruppi c’è la finanza speculativa, come pure, spesso, anche la corruzione.

MARTELLIAMO GLI AVVELENATORI DEL PIANETA BOICOTTANDO I LORO PRODOTTI

Per far capire meglio questo potere del cittadino come consumatore, voglio ricordare che è stata sufficiente la riduzione dei consumi di appena il 3 o il 4% per mettere in ginocchio grandi multinazionali, come la Coca-Cola, costrette poi ad abbassare la cresta su diversi punti.

POSSIAMO RIBALTARE LE SORTI DEL PIANETA SELEZIONANDO I NOSTRI ACQUISTI

Questa azione quotidiana, possibile a tutti, deve essere vissuta a tre livelli: 1) Livello personale mediante una spesa giusta, etica e solidale, 2) Livello comunitario nell’organizzarsi come cittadini, così come fanno i gruppi di acquisto solidale o i distretti di economia solidale, 3) Livello istituzionale con l’impegno politico e con una costante pressione sulle istituzioni locali, regionali e nazionali, così come fanno i tanti comitati e presidi per la difesa del territorio.

OGNI CITTADINO È DOTATO DI UN ENORME POTERE

Credo sempre più che esista uno strumento potente, non violento e quotidiano, che tutti possono e devono utilizzare per custodire il proprio territorio. Questo strumento si chiama consumo responsabile e finanza etica.
Adriano Sella
(Missionario del Creato e coordinatore della Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita) adrianosella@virgilio.itwww.contemplazionemissione.wordpress.com

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COMMENTO

ORMAI TUTTI SANNO CHE VOTARE SERVE POCO

Ci lamentiamo spesso della inutilità e della banalità del voto. Questa è la crisi della politica, ossia la caduta verticale della fiducia nelle istituzioni. Al punto che il partito più grosso del nostro paese è ormai quello di coloro che rinunciano al diritto di votare. Giusto o sbagliato che sia, questo è un dato di fatto.
La gente ha capito che col voto le cose non cambiano e che le elezioni costano tantissimi soldi allo stato, e quindi tante tasse in più da pagare.

COMPRIAMO POCO E COMPRIAMO BENE, SE VOGLIAMO CAMBIARE IL MONDO

Non è il caso di disperarsi. Il diritto di voto una volta ogni 2 o 3 anni non ci offre libertà, democrazia, capacità modificativa nei riguardi del sistema? Il diritto di voto ci ha portati a subire dei regimi molto più dittatoriali e corrotti di quelli del recente passato? Abbiamo a disposizione uno strumento potentissimo da usarsi tutti i giorni. Usiamo i nostri soldi in modo mirato e intelligente. Ogni cosa che compriamo rappresenta un supporto prezioso per il produttore.

COMPRIAMO SANO, SOBRIO, NATURALE ED INNOCENTE

Non trasformiamo più i nostri frigoriferi in depositi di salme. Non trasformiamo le nostre dispense in depositi di cibo-spazzatura. Come dico spesso, mangiare un bel grappolo d'uva, o farsi del pop-corn in casa associato a fichi e banane, o mangiarsi la fetta di anguria, o tenersi un orto per il radicchio, sono tutti autentici atti rivoluzionari contro il sistema oppressivo delle multinazionali!

Valdo Vaccaro


 

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