ALIMENTAZIONE E RIMEDI NATURALI NELLA SINDROME KLIPPEL-TREUNAUNAY
LETTERA
ALIMENTAZIONE PER PAZIENTE 47ENNE
Sono la fisioterapista Antonella Mammato e ho in trattamento una paziente di 47 anni e che da circa un anno le è stato diagnosticato la sindrome angio-osteoipertrofica e vorrei conoscere il tipo di alimentazione da poterle consigliare. In riferimento a ciò vorrei capire se è possibile la comparsa di tale diagnosi in età adulta. La ringrazio fin d' ora per la sua disponibilità e le porgo distinti saluti.
Antonella
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RISPOSTA
Ciao Antonella. La comparsa in età adulta è rara ma non impossibile. Mancano in ogni caso statistiche precise al riguardo. Ti invito a leggere le mie tesine "Sindrome di Klippel o sindrome angio-osteoipertrofica", del 16/12/12, e "Angio-osteoipertrofia o sindrome di Klippel-Treunaunay", del 10/6/12. Chiaro che non esistono al mondo alimenti magici dotati di poteri anti KTS, ma sempre e solo alimenti che mettono il sistema immunitario in grado di operare al meglio in condizioni di minimo dispendio energetico-digestivo e pertanto di massimo rendimento.
LA RICETTA DI AUTO-GUARIGIONE ESISTE ANCHE PER LE SINDROMI PIU' STRANE
Niente cure specifiche, niente trattamenti liquidatori del sintomo e della ipertrofia, ma ricorso a tutte le nostre risorse psichiche, etiche e culturali per ripristinare la normalità. Respirazione rallentata e ritmata, inclusiva del sistema Butyenko, sole quando c'è, alimentazione leggera e allineata con le caratteristiche somatiche e biologiche del corpo umano, inequivocabilmente crudista e vegano, movimento e non sedentarietà, lotta alla acidosi, alla pigrizia linfatica, al metabolismo rallentato, al sangue denso. Autostima e non disprezzo di se stessi. Amore per la vita e forza morale per saltarne fuori. Nessun bisogno di ricorrere a psicoterapie e a strizza-cervelli pronti a darti un ennesimo carico di medicine chiamate psico-farmaci. La guarigione non sta nelle sostanze esterne e nelle persone a cui intendiamo delegare i nostri problemi. La guarigione proviene sempre e solo dal nostro interno.
INSUFFICIENZA EPATICO-RENALE E STITICHEZZA
Il problema va inquadrato piuttosto in una insufficienza epatico-renale, legata a un sangue decisamente denso e quindi produttore di infiammazioni corporali. In altre parole un fenomeno legato a intossicazione permanente e senza scampo di carattere digestivo, epatico, idraulico ed evacuativo. Uno dei tanti casi di forte pigrizia linfatica. Ecco allora che possiamo lavorare su qualcosa di concreto, riandando alla stitichezza e alla formula del sangue le quali, se non vengono risolte alla radice, producono nel corpo tutti i guai possibili ed immaginabili. Pertanto, la risposta alla tua domanda è positiva.
LA VIA IGIENISTICA E’ UNA PANACEA PER TUTTI, ANCHE PER I MEDICI CHE LA CONTRASTANO
La paziente in questione fa bene ad adottare uno stile di vita diverso e virtuoso per la salute in generale, ma anche per la sua sindrome. Fa bene dunque a incrementare il cibo crudo e vivo di stagione, fa bene a stimolare la circolazione con cure di tipo idrotermale, o comunque con bagni caldi e freddi, fa bene ad allungare ed affinare la respirazione, e fa bene pure a catturare tutta l’energia solare possibile, esponendosi al sole, e ricorrendo a tutti i ricettacoli solari che la terra ci offre in termini di bacche, frutti, germogli, verdure, semi e radici.
TESINE DA CONSULTARE
C’è gente che ha beneficiato enormemente da queste strategie comportamentali ed alimentari, e ti allego qualche illuminante caso inquadrabile nei dintorni della angio-osteoipertrofia:
- Guarigione totale da flebite e vene varicose, del 24/2/11
- Capillari, varici, rutina e affioramento patologie, del 10/3/12
- La vasculite, ossia la poliartrite microscopica PAM, del 27/6/10
- Vasculite dei piccoli vasi o morbo di Horton, dell’8/2/12
- Vasculite guarita e onicomicosi da risolvere, del 29/1/12
- Polimiosite, cortisone e farmaci immunosoppressori, del 6/2/12
Valdo Vaccaro
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