DISGREGAZIONE FAMILIARE E TEMPRA MORALE
LETTERA
CONFERENZA DI IMOLA E IMPORTANZA DELLE EMOZIONI
Ciao Valdo, ho letto con attenzione la tua tesina relativa alla conferenza di Imola del 17 scorso. Condivido perfettamente quanto esponi soprattutto al punto "importanza dell'equilibrio emozionale" in quanto è di questo che il mio fisico da qualche anno è carente. Sono vegetariana da anni, qualche piccolo sgarro ma da quando ti ho scoperto (a Cavazzale-Vicenza tre anni fa). Ho cercato di essere ligia e poi ti ho scritto per avere un appoggio relativamente alla mia scelta di non seguire il protocollo (radioterapia 38 sedute, terapia ormonale per blocco del ciclo e tamoxifene per 5 anni) dopo una quadrantectomia al seno. Sono trascorsi ormai 3 anni dall'intervento.
UNA INTERA FAMIGLIA MESSA REPENTINAMENTE A SOQQUADRO
Purtroppo però in questi anni la mia situazione sentimentale già traballante si è incrinata e, da 6 mesi, sono separata dopo 30 anni di vita assieme e due figli in ballo, fra cui una dodicenne con tutti i problemi dell'adolescenza da gestire. Sono sola e devo tenere in piedi una famiglia con il mio lavoro in ufficio e a casa. Devo pure nascondere le mie debolezze e le crisi notturne di pianto e tristezza, nonché la rabbia e il senso di fallimento. Mi sento responsabile ma in percentuale ridotta.
L'ALIMENTAZIONE CORRETTA AIUTA SEMPRE MA I TRAUMI EMOZIONALI A VOLTE DIVENTANO SORMONTANTI
Ti assicuro che non è facile e anche se la mia alimentazione è corretta. Non riesco a non avere palpitazioni e senso di fiacchezza, accompagnati da perdita di capelli, unghie fragili. Da alcuni mesi poi ho un dolore persistente ad un braccio (non quello del seno operato). Da accertamenti risulta un tendine infiammato e delle microcalcificazioni alla spalla (una volta si chiamava periartrite).
UN MARITO SGATTAIOLATO DALLE SUE RESPONSABILITÀ
Le motivazioni per resistere sono naturalmente i miei figli, visto che l'ex-marito, dopo essersi tolto la responsabilità della famiglia a 53 anni, si è già trovato una compagna e quindi sta vivendo una seconda giovinezza. Certamente noi siamo per lui un pensiero remoto, e ci ha lasciato anche con problemi economici. Se prima si arrivava a fine mese con fatica, ora dover sostenere le spese per un altro mini-appartamento è diventato problematico.
VORREI VOLTAR PAGINA MA NON È COSA FACILE
La nostra era una bellissima famiglia, tanto che la nostra separazione ha creato disappunto, incredulità e sorpresa tra amici e conoscenti. Non riesco per ovvie ragioni ad abbandonare il sentimento di rabbia nei confronti di questo marito peter pan. Il Papa ha evidenziato in uno dei suoi molteplici meravigliosi discorsi che il matrimonio è indissolubile e chi abbandona la famiglia perché non prova più sentimento verso l'altro dà solo una dimostrazione di egoismo. Il che mi trova sicuramente d'accordo, ma viverci dentro è tutta un'altra cosa.
CHE FARE SECONDO IL TUO PUNTO DI VISTA
Tu che hai un suggerimento per tutti, vorrei chiederti cosa posso fare dal tuo punto di vista, considerando che non ho alcuna intenzione di riattivare dei focolai hameriani nel mio corpo per i sentimenti negativi verso qualcuno o per averlo debilitato con una carenza continua di equilibrio emozionale. Preferirei trascorrere in salute molti altri anni con i miei figli. So che il tempo cura tutte le ferite, ma il tempo a venire non appare privo di ostacoli. Non vorrei finire sfibrata e priva delle forze necessarie! Qualche tua riflessione mi sarebbe di aiuto. Un abbraccio.
Maria
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RISPOSTA
TRISTEZZA E SOLIDARIETÀ
Ciao Maria. Questa è una lettera molto triste non solo per l'accadimento in sé, ma soprattutto per l'incredibile disinvoltura con la quale un padre si divincola da sue precise responsabilità. Storie come questa ce ne sono tante, e continuano a lasciare l'amaro in bocca non solo a chi le vive in prima persona, ma anche a chi le ascolta. Non esprimo giudizi verso nessuno ma solo tanta solidarietà nei riguardi tuoi.
RICORRI ALLE TUE FORZE MORALI E FATTI ANCHE AIUTARE
Il mio suggerimento è quello di non covare assolutamente nessun rancore, pur avendone i motivi. Questo è il modo migliore per non causare ulteriori danni a te stessa. Fatti piuttosto aiutare dagli amici e dalle istituzioni, legge inclusa, nella risoluzione dei tuoi problemi pratici di sopravvivenza familiare. Chiaro che, pur non esistendo al mondo una dieta migliore di quella che segui attualmente, nessun frutto e nessuna verdura potranno ridarti serenità e armonia interna. Dovrai piuttosto affinare la tua tempra morale e cercare dentro te stessa la forza per venirne fuori. Servirà un pizzico di eroismo e di determinazione.
Valdo Vaccaro
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