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STRATEGIE E FORMALITÀ PER OTTENERE PASTI VEGANI


LETTERA

MENU INTELLIGENTI E SALUBRI NELLE SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE

Ciao Valdo. Ho trovato, in un blog vegano, le istruzioni precise affinchè la scuola garantisca un pasto vegetariano ai nostri figli. Una sorta di manuale pratico che spiega per filo e per segno come fare per ottenere un menù 100% vegetale in qualsiasi scuola, pubblica o privata.

OPUSCOLO CURATO DALLA DR DENISE FILIPPIN

Contiene le lettere-tipo da usare, la prassi da seguire, menù di esempio esistenti nelle scuole di varie città italiane, da proporre come esempio al momento della richiesta. Questo opuscolo è a cura della dottoressa Denise Filippin, biologa nutrizionista, vegan e mamma, che ha ottenuto un menu scolastico vegan per le sue figlie.
Ecco qui! http://www.vegfacile.info/download/opuscolo-mense-vegan.pdfUn abbraccio.
Elena

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MANUALE PRATICO PER OTTENERE PASTI VEGANI NELLE MENSE SCOLASTICHE

OGNI GENITORE VEGANO E VEGETARIANO SI DIA DA FARE E NON DORMA SUGLI ALLORI

La ristorazione scolastica è spesso un problema per i genitori che hanno scelto di crescere i propri figli con un’alimentazione vegana, perché nelle mense di norma vengono messi in menu carne, pesce, latticini e uova in tutti i pasti. Si rende dunque necessario richiedere una alternativa completa che sia priva di ingredienti animali.

CHI CI TIENE VERAMENTE OTTIENE PIENA SODDISFAZIONE

A volte le richieste vengono rifiutate, adducendo motivazioni più o meno fantasiose. A questo punto come fare per ottenere ciò che riteniamo essere il meglio per i nostri figli? Innanzitutto mai arrendersi. Riproporre la richiesta e riformularla in maniera adeguata. Così facendo si riesce quasi sempre ad ottenere un menu alternativo vegano.

NE VA DI MEZZO IL BENESSERE DEI NOSTRI BAMBINI

Un suggerimento per i genitori che abbiano scelto per il proprio figlio l’alimentazione latto-ovo-vege- tariana. Anche nel vostro caso è preferibile chiedere un menu basato su prodotti 100% vegetali. Infatti, i menù latto-ovo-vegetariani proposti dalle mense scolastiche in genere si limitano a sostituire la carne e il pesce con latticini e uova, con il rischio di caricare la dieta di grassi saturi e colesterolo, sostanze che sono da limitare nell’alimentazione quotidiana.

LATTICINI E UOVA NON SONO INDISPENSABILI PER LA CRESCITA E LA COMPLETEZZA NUTRIZIONALE

Tenete conto che latticini e uova non sono necessari per la completezza nutrizionale. I nutrienti contenuti in questi alimenti sono facilmente reperibili in alimenti di origine vegetale, che sono molto più sani perché non contengono colesterolo e grassi saturi.

COME PROCEDERE IN CONCRETO?

Il percorso da seguire può essere differente in caso di scuole pubbliche o private. Queste ultime sono lasciate più libere di agire. In ogni caso è consigliabile muoversi con molto anticipo, qualche mese prima dell’inizio della frequenza scolastica, in modo da avere il tempo di affrontare (e risolvere) eventuali difficoltà iniziali, che sono comunque sempre superabili, basta insistere.

APPROCCIO CON LE SCUOLE PRIVATE

Generalmente hanno la cucina interna, quindi occorre chiedere un colloquio prima dell’iscrizione con il direttore e con il responsabile della cucina, esponendo la richiesta di pasti senza alcun prodotto di derivazione animale. Se la direzione è composta da persone ragionevoli ed informate, questo può essere sufficiente per ottenere il menu richiesto.

ALLEGARE FOGLIO CON RICHIESTE DETTAGLIATE

In ogni caso, preparate un foglio con indicati gli alimenti che non volete siano somministrati a vostro
figlio e fatelo controfirmare dal direttore della struttura. Evidenzierà no carne, compresi affettati, pesce, uova, latte, burro, formaggi, yogurt, brodo di carne (anche usati come ingredienti).
In caso di rifiuto, è necessario presentare una richiesta scritta sul modello delle scuole pubbliche, descritta più oltre. Le scuole private parificate devono seguire la normativa per la ristorazione scolastica delle scuole pubbliche, per cui è necessario seguire l’iter previsto per queste ultime.

APPROCCIO CON LE SCUOLE PUBBLICHE

Il primo passo è documentarsi sul regolamento comunale riguardante i servizi mensa nelle scuole. Esso in alcuni casi prevede erogazione di pasti con certificato medico (una pura formalità, da richiedere al proprio pediatra, vedere la spiegazione più oltre). In altri casi basta l’autocertificazione.
Molto spesso i menu alternativi per scelta etica sono previsti dalla normativa comunale, ma questa possibilità non viene molto pubblicizzata e può succedere che, non essendo mai stati richiesti, i responsabili si trovino spiazzati e rifiutino una prima richiesta di questo tipo. Le normative comunali si possono trovare online sul sito del Comune stesso o presso gli uffici del servizio ristorazione scolastica del Comune, il cui indirizzo viene fornito dalla scuola di appartenenza.

PRESENTAZIONE RICHIESTA SCRITTA

Presso gli uffici del servizio ristorazione vi verrà fornito un modulo di iscrizione al servizio stesso. In calce al modulo troverete (quasi sempre) alcune voci da spuntare in caso di richiesta di menu alternativi per motivi etico/religiosi. Se è previsto uno spazio, indicate anche gli alimenti che non volete siano somministrati a vostro figlio, nella maniera più completa possibile, non dando per scontato che chi legge abbia idea di cosa vogliamo e di cosa sia vegan e cosa no.

CITARE SEMPRE LA DICITURA FONDAMENTALE

Occorre quindi citare sempre la dicitura "no carne, compresi affettati, pesce, uova, latte, burro, formaggi, yogurt, brodo di carne (anche usati come ingredienti)". Segue un colloquio con la dietista del comune, che dovendo compilare il menu vi chiederà ulteriori spiegazioni. Nella migliore delle ipotesi vi richiameranno per farvi approvare il menu che hanno elaborato.

ALTRE IPOTESI

Avete presentato il modulo ed è passata qualche settimana senza che nessuno vi abbia contattato. In questo caso chiamate voi o presentatevi di persona per capire il motivo di questa attesa. Se invece vi chiamano dicendo che non è possibile avere un menù di questo tipo, perché non è equilibrato, o perché il servizio catering non può fare un menu diverso per tutti, o perché non è educativo per i bambini non mangiare certi alimenti, o per altri motivi.

MAI ARRENDERSI E MAI DEMORDERE

Non arrendetevi e riproponete la domanda. I bambini con allergie o appartenenti a diversi culti religiosi hanno menu appositi. L’educazione dei vostri figli la decidete voi. L’equilibrio nutrizionale di una dieta vegana è ormai sancito dalle più importanti associazioni scientifiche.

FAR VALERE I PROPRI DIRITTI HA DOPPIA IMPORTANZA

Un bambino che mangia vegano a casa, al quale siano state spiegate le motivazioni etiche di tale scelta, percepirà come una cosa molto negativa l’essere indotto in qualsiasi modo a mangiare cibi animali. Avere pasti vegani anche a scuola tutelerà la sua salute fisica e psicologica.

TESTO DI RICHIESTA UFFICIALE

Ricompilate il modulo del servizio mensa, aggiungendo alla richiesta una lettera sul modello della se- guente.

Alla Direzione dell’Istituto ...........
Al Servizio Ristorazione Scolastica del Comune di ........... Alla Direzione Politiche Educative del Comune di ...........

In qualità di genitori del minore ......................, iscritto/a presso l’Istituto ...................... per l’anno scolastico .............., chiediamo che sia garantita la possibilità per nostro figlio/a di consumare presso la mensa scolastica pasti vegetariani stretti (vegani), privi cioè di qualsiasi alimento di origine animale (carne, pesce, affettati, uova, latte, burro, formaggi, yogurt, brodo di carne, anche come ingredienti della pietanza), nutrizionalmente completi e dietologicamente equilibrati, adeguati alla scelta etica portata avanti dalla nostra famiglia. Ciò anche al fine di rispettare il diritto alla salute (art. 32 della Costituzione) e il diritto alla non discriminazione (art. 3 della Costituzione).

[opzionale: se la normativa comunale già prevede la possibilità di menu etici, aggiungere anche la frase: "e come peraltro previsto e specificato dalla normativa comunale sulla ristorazione scolastica" e poi riportare il testo della normativa].

Offrire la possibilità di consumare pasti vegetariani ai bambini è un atto dovuto anche per rispettare il diritto dei genitori di decidere dell’educazione dei propri figli, specie su temi etici così importantanti, nonché per rispettare le opinioni e le scelte dei singoli, come sancito dagli articoli 2 e 21 della Costituzione.

La necessità di prevedere menu alternativi viene suggerita anche dalle Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica proposte dal Ministero della Salute, che a pagina 22 recitano testualmente:

"Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori."

[Fonte: www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1248_allegato.pdf ]

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti e certi di un vostro accoglimento porgiamo distinti saluti.

............................. (Firma)

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RISPOSTA

Ciao Elena. Un grande ringraziamento a te per questa importante segnalazione e un ringraziamento anche alla dr Filippin. Siamo di fronte a una lodevole iniziativa che non solo difende la salute alimentare dei bambini e dei ragazzi, ma apporta anche gli strumenti culturali e le prospettive per un mondo migliore, e per una emancipazione da chi vorrebbe trasformare il pianeta in un gigantesco mattatoio per animali di tutte le taglie, con cetacei e bovini in testa.

Valdo Vaccaro

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