LETTERA
IL PROBLEMA DI IN ARTICOLO APPARSO IN SVIZZERA SUI BENEFICI DELLA CARNE
Buon giorno Professor Vaccaro, mi permetto di scriverle a nome dell'associazione a cui presiedo.
L'abbiamo contattata tramite Laura Croci Torti per la conferenza di gennaio a Lugano. Oggi sono qui per chiederle una collaborazione ed un aiuto gratuito in risposta ad un problema riguardante la pubblicazione in data odierna di un articolo riguardante i benefici di un'alimentazione a base di proteine animali.
VORREMMO CHIARIRE QUESTO TIPO DI OPINIONI E DI PRECONCETTI RICORRENTI
La nostra neonata associazione si propone sul territorio della svizzera italiana, con lo scopo di divulgare i benefici dell' alimentazione vegetariana, vegana ed igienista. Proprio per iniziare a coinvolgere i lettori ticinesi, anche in vista del suo prossimo intervento, vorremmo poter rispondere a ciò che il giornalista ha asserito con il suo parere professionale.
ATTENDIAMO SUA RISPOSTA
Le lascio in allegato, oltre all' articolo citato, il sito della nostraassociazione (in cui inseriremo a breve l' appuntamento con lei) e il nostro statuto.
http://www.tio.ch/News/Partner/762045/La-virtu-della-carne-senza-eccessi
Ringraziandola fino da ora per una sua eventuale cortese risposta, colgo l'occasione per porgerle cordiali saluti.
Paola Bocchi
Associazione Ticinese Sole Verde, Via Carlo Maderno 19, CH - Lugano
associazionesoleverde.org
https://www.facebook.com/pages/Associazione-Ticinese-Sole-Verde/175710622631053?ref=hl
ARTICOLO "LA VIRTÙ DELLA CARNE SENZA ECCESSI " DI MARCO CERIANI
1) LA CARNE PIACE SEMPRE DI MENO
La carne piace sempre meno. Nel 2012 in Svizzera il suo impiego è diminuito del 3,4%, specialmente nel consumo fuori casa. Colpa della crisi o tendenza salutistica?
2) LA CARNE FA BENE MA INQUINA
La realtà è che la carne fa bene, ma inquina (allevamenti e emissioni di CO2) ed è meglio non abusarne. Una porzione 1 o 2 volte a settimana, a pranzo o a cena, assicura il corretto apporto proteico e la giusta dose di benessere.
3) FONDAMENTALE ALTERNARE LE ALTRE FONTI PROTEICHE
Negli altri pasti della settimana è fondamentale alternare le fonti proteiche: pesci, legumi, formaggi e uova. Le proteine animali sono importanti per garantire un corretto apporto di nutrienti specifici per il mantenimento e la crescita della massa magra (muscoli) corporei.
4) LA CARNE FORTIFICA L'UOMO GRAZIE AL FERRO ASSENTE NEI VEGETALI
Da almeno un milione e mezzo di anni la carne è sempre stata l’alimento “fortificante” dell’uomo, grazie all’apporto di proteine di elevato valore biologico (presenza di aminoacidi essenziali che il corpo umano non può produrre ed è quindi costretto a richiederli agli alimenti) assenti nei vegetali come pure il ferro, un minerale di grande importanza soprattutto per il sesso femminile.
5) CARNI BIANCHE DIGERIBILI
Le carni più digeribili sono quelle dette bianche come pollo, tacchino e coniglio. Meglio preferire le razze locali di allevamenti eco-sostenibili. Per le altre carni, bovino e suino, si tratta di scegliere tagli di carne selezionati e provenienti, di preferenza, da allevamenti locali. Meno carne quindi, ma più qualità.
6) PREGIATA, TENERA E SUCCOSA CARNE DI MANZO
Un alimento di pregio ad esempio è la carne di manzo con l'osso sottoposta ad una particolare frollatura che la rende la carne tenera e succosa, dal sapore particolarmente intenso, ideale per le grigliate.
7) L'HAMBURGER TANTO CARO AI GIOVANI, ACCOMPAGNABILE CON QUALCHE FRUTTO E QUALCHE VERDURA
Un altro modo gustoso, che piace molto ai più giovani, di consumare la carne è l'hamburger. Ma attenzione. Meglio sia di sola carne pregiata e accompagnato non da bibite gassate e patatine ma da verdure di stagione e qualche frutto.
Marco Ceriani
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RISPOSTA
LA CONTROPARTE AMA CONFONDERE GLI ANIMI E INTORBIDIRE LE ACQUE
Ciao Paola. Un po' di maggiore fiducia in se stessi e nella bontà delle proprie scelte forse non guasterebbe. Dovrete sicuramente abituarvi e fare il callo al tutto e al contrario di tutto, ed anche ad affermazioni capziose, ambigue, ingannevoli, condite di tutti i classici ingredienti degli spot pubblicitari. Abituarvi significa non spaventarsi, non scoraggiarsi e non vacillare di fronte a una massiccia controffensiva ideologica imbastita da un regime dominante che fa di tutto per standardizzare bistecca ed hamburger, per dar loro ulteriore accettabilità sociale, dignità e normalizzazione.
GROSSE BRUTTURE DA RIMUOVERE
Siamo di fronte a strutture carcerarie enormi chiamate mega-stalle. Siamo di fronte a una rete di luoghi di esecuzione e di morte chiamati mega-macelli. Siamo di fronte a impietosi e voraci massacratori che assoldano dei miserabili boia a cottimo per compiere un mega-crimine senza sosta e senza fine che alla fine di ogni giornata produce un ammasso e una montagna di cadaveri brutalizzati, equivalenti più o meno a 1 miliardo di creature.
PUTREFAZIONE E ALTRI SVANTAGGI DELLA CARNE
Ciò che noi tutti chiamiamo “carne” non è nient'altro che parti anatomiche del corpo di un animale morto sezionato e conservato in celle frigorifere, come un cadavere all'obitorio. La conservazione in ambienti refrigerati a temperature di 0-4 °C e con umidità elevate (80-90%) si rende necessaria per far si che i muscoli induriti dal rigor mortis e immangiabili possano intenerirsi ed essere masticati. Il processo di rigor mortis inizia di regola un paio di minuti dopo l'abbattimento dell'animale nei cui muscoli continua per breve tempo un certo metabolismo anaerobico (senza respirazione e quindi senza ossigeno). Ciò comporta la trasformazione degli zuccheri del sangue in acido lattico che abbassa il pH della carne (acidifica). I filamenti proteici contrattili del muscolo (actina e missina) scorrono fra loro e conferiscono elasticità, si legano tra loro stabilmente determinando accorciamento e irrigidimento dei muscoli con la carne che risulta immangiabile.
FROLLATURA E MARCESCENZA
La frollatura è l'operazione di stagionatura che consente di rendere la carne più tenera e più gustosa per chi ha i gusti pervertiti. Col passare delle ore, gli enzimi proteolitici cominciano a spezzare i ponti proteici e connettivali e dopo almeno 24-48 ore la carne ritorna morbida. Ci sono carni che richiedono anche 10-15 giorni di frollatura, in un ambiente controllato per evitare che il processo viri verso la putrefazione vera e propria. Ma la frollatura non può essere concepita come un processo totalmente estraneo alla putrefazione, la quale può essere rallentata ma non fermata del tutto. Inoltre il processo di frollatura richiede tempo e costi che le aziende tendono a ridurre adottando, quando possibile, metodi rapidi ottenibili alzando le temperature delle celle frigorifere fino a 18-20° e riducendo i giorni. Queste tecniche richiedono ambienti fortemente umidi per evitare l'essiccazione e allo stesso tempo includono processi di sterilizzazione batterica contro la putrefazione con radiazioni ultraviolette. Per contro carni di maggior qualità sono considerate quelle che hanno subìto una frollatura più lenta di almeno 15-20 o più giorni. Tuttavia la marcescenza non tarda ad arrivare e sin dalle prime ore di esposizione nei banconi possiamo osservare le classiche e striature verdognole che lo testimoniano.
ALCALOIDI CADAVERICI CHIAMATI PTOMAINE
Già durante la frollatura i batteri della putrefazione presenti sulla carne sviluppano alcaloidi cadaverici chiamati ptomaine. I più famosi sono scatolo, indolo, cadaverina, putrescina, neurina che si producono maggiormente durante la stagionatura e sono sostanze naturali (alcuni di essi infatti sono presenti anche nei corpi umani e animali vivi) ma con effetti tossici. Queste sostanze hanno ragione di esistere dal momento che nel corpo ogni giorno muoiono e rinascono milioni di cellule. In effetti putrescina e cadaverina sono anche considerate fattori stimolanti la crescita cellulare ma la loro presenza eccessiva determina la crescita delle cellule tumorali. Non abbiamo perciò alcuna necessità di aumentare la quota di questi alcaloidi introducendoli con la carne perché ci bastano quelli che si producono nel nostro corpo a causa del naturale catabolismo. Probabilmente anche per questi aspetti la carne è responsabile del'80% dei tumori al colon, del 70% di quelli alla prostata e del 50% di quelli alla mammella.
CATABOLITI TOSSICI E SUPERLAVORO PER FEGATO E RENI
Altri fattori tossici della carne sono dovuti alla presenza di leucomaine, un gruppo di ammine tossiche prodotte dal metabolismo animale. Sono cataboliti (scarti metabolici) che si producono nella carne e non c'entrano con la putrefazione. Parliamo di purine, acido urico, acido ippurico, ammoniaca. La loro tossicità è riconosciuta e può causare gotta, intossicazione, acidificazione dei tessuti e indebolimento del sistema immunitario. Lo smaltimento e la neutralizzazione di questi cataboliti richiede un superlavoro di fegato e reni che sono gli organi deputati alla loro neutralizzazione ed espulsione dal corpo.
STRESS, PAURA E ADRENALINA
Un ulteriore aspetto di tossicità delle carni è dato dalla presenza di adrenalina. È un neurotrasmettitore prodotto dal corpo dell'animale in fare di stress. Prima dell'abbattimento l'animale ha piena coscienza di ciò che sta per accadergli, sente l'odore del sangue degli animali macellati precedentemente. Il pericolo è nell'aria e il loro istinto lo fa loro presente in modo forte e chiaro. L'animale si ritrae, si ribella, vorrebbe scappare ma viene trattenuto. L'adrenalina scorre nel sangue prodotta dalle ghiandole surrenali. Un colpo alla fronte oppure un taglio netto alla gola e poi l'animale muore. Il metabolismo si blocca e l'adrenalina non potendo più essere riconvertita rimane nelle carni. Residui di adrenalina possono aggravare i sintomi di soggetti ansiosi, aggressivi, nervosi. Le memorie di paura, di stress, di fuga, di attacco e quindi l'adrenalina stessa sono come un condimento nascosto e il nostro corpo se ne accorge facendoci ammalare psichicamente e fisicamente.Ciò si acutizza anche grazie alla cosiddetta memoria dell'acqua per cui tutta l'acqua contenuta nelle carni (circa il 70%) vibri delle ultime emozioni che l'animale ha vissuto (paura, dolore, sfiancamento) che ci vengono trasferite al momento del suo consumo.
SVILUPPO ABNORME DELLA CARICA BATTERICA
Nella carne cruda si ha un notevole sviluppo della carica batterica per neutralizzare la quale sarebbe necessario un ambiente gastrico molto acido, una digestione rapida e un intestino corto per eliminare rapidamente le scorie. L'essere umano predilige mangiar carne cotta dove la carica batterica è notevolmente ridotta ma per il fatto che nel suo stomaco si raggiunge un'acidità molto inferiore a quella degli stomaci dei carnivori o onnivori per via della maggiore lunghezza (dodici metri!) la digestione risulta estremamente più lunga. Ciò non consente un transito veloce degli scarti. Alla fine la carica batterica si moltiplica a dismisura dando luogo a gonfiori, fermentazioni e fenomeni putrefattivi che impegnano oltremodo il sistema immunitario, “distraendolo” da altri compiti.
ECCESSO DI COLESTEROLO NEL SANGUE
Le carni come tutti gli altri alimenti di origine animale contengono colesterolo LDL il cui eccesso nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardio-vascolari. A tal riguardo possono leggersi i numerosi studi svolti negli ultimi decenni che non lasciano alcun dubbio. Ne sanno qualcosa gli australiani che nel periodo subito successivo alla guerra sono stati costretti a ridurre drasticamente il consumo di carne con conseguente brusca flessione statistica dei casi di morte per infarto e ictus. I livelli si rialzarono, ristabilendosi come in precedenza in seguito alla fine della guerra e alla ripresa del vecchio regime alimentare. Ma è solo uno dei tanti esempi.
MICIDIALI SOSTANZE TOSSICHE COME DIOSSINE E PCB (POLICLOROBIFENILI)
Senza soffermarci troppo sul benzopirene che è quella sostanza tossica che si forma con la cottura prolungata o ad alte temperature di cui non è certamente solo la carne a contenerne (anche se la grigliata è uno dei principali ricettacoli di essa), certamente sono soltanto i grassi animali contenuti in carne e pesce oltre che nei loro sottoprodotti ad accumulare significative e pericolose quantità di PCB (policlorobifenili) e diossine. I PCB sono composti chimici ora vietati ma largamente utilizzati in passato per la produzione di pesticidi e altri prodotti industriali. Le diossine sono inquinanti ambientali che si formano durante i trattamenti termici dei processi di lavorazione industriale o per trattamento termico dei rifiuti.
SOSTANZE TIPICHE DELLA ZOOTECNIA
Entrambe queste sostanze entrano nel corpo principalmente attraverso il cibo contaminato, sono liposolubili dunque sono i grassi degli animali i luoghi dove si accumulano maggiormente e attraverso l'ambiente circostante inquinato e attraverso l'utilizzo di sottoprodotti di attività industriale destinata alla zootecnia. Sia negli animali che nell'essere umano queste sostanze vengono immagazzinate e trattenute dal tessuto adiposo e in caso di maggiore contaminazione possono dare luogo a disturbi della cute (cloracne), del sistema immunitario, del sistema riproduttivo, di diabete e d'apprendimento, oltre a predisporre fortemente le cellule alla trasformazione neoplastica (azione cancerogena).
ALDEIDE MALONICA DEVASTANTE PER STOMACO E INTESTINO
Altro problema delle carni è che contengono grassi animali che vanno incontro a processi di ossidazione. Il prof. Robert Shamberger, della Harvard Medical School, chirurgo e oncologo di fama presso l'ospedale di Boston (USA), ha scoperto che le carni, in particolare quelle di manzo e vitello seguite da quelle di pollo, suino e di pesce contengono aldeide malonica, sicuramente cancerogena per stomaco e intestino, tanto più se la carne viene conservata o tenuta in un ambiente caldo o comunque non ben refrigerato. Si spiegherebbe pertanto il frequente cancro intestinale di abituali mangiatori di carne. Una corretta refrigerazione riduce il fenomeno solo di poco. Basta cucinarla perché la carne moltiplichi il tasso di aldeide malonica. La lombata per arrosto, ad esempio, contiene circa 9,4 mg di aldeide malonica per ogni grammo di carne. Una volta arrostita ne arriva a contenere quasi 27 mg per grammo di carne. Una normale fettina da 100g cotta contiene all'incirca 3g (!) di aldeide malonica.
FORZE COSTRUTTIVE E FORZE DISTRUTTIVE
Nel nostro organismo ogni giorno nascono e muoiono milioni di cellule. Il programma di vita funziona per il bilanciamento fra due attività opposte e complementari, ciò che potremmo definire come l'azione congiunta delle forze di costruzione e delle forze di distruzione che si controllano a vicenda. Fino a circa i 21 anni sono le forze di costruzione a prevalere, dopodiché l'equilibrio comincia ad invertirsi. Nutrirci con alimenti contenenti cellule già morte o sostanze che vanno in quella direzione accelera il processo di distruzione.
EFFETTO DI RISONANZA PER LA SIMILITUDINE TRA NOI E LE NOSTRE VITTIME
Esiste inoltre un meccanismo squisitamente energetico che può influenzare il livello di comando delle forze di distruzione, che è quello noto con il nome di effetto di risonanza. Esso si attiva quando si incontrano due energie che contengono vibrazioni simili. La similitudine esiste tra noi e gli animali perché siamo fatti sia loro che noi esseri umani della stessa sostanza organica, della stessa organizzazione strutturale.
TRASMISSIONE DI MEMORIE DALL'ANIMALE ALL'ESSERE UMANO
Un altro meccanismo energetico che va a potenziare l'effetto di risonanza è quello della memoria di morte copiata dalle cellule dell'animale a quelle umane. Ciò avviene sia attraverso gli stimoli che l'acqua contenuta della carne riceve e trattiene (memoria dell'acqua) sia attraverso l'immissione di sostanze biochimiche secrete dagli ormoni dello stress (adrenalina) sia attraverso la trasmissione energetica emotiva (probabilmente anch'essa legata a sostanze biochimiche ancora sconosciute).
LA SCOPERTA DEI NEURONI A SPECCHIO
I meccanismi di copia e risonanza sono tanto più supportati anche dalle nuove teorie e studi sui neuroni. Si è infatti arrivati a constatare che quando un soggetto ne osserva un altro mentre compie una certa azione si attivano anche dentro di lui le stesse aree cerebrali motorie, come se l'osservatore stesse facendo quella stessa azione. Ciò ha indotto gli scienziati a definire la capacità dei neuroni di apprendere facendo una copia di ciò che hanno esperito attraverso l'osservazione che può essere molto spesso anche inconsapevole. Tutta la materia sia organica che inorganica è ormai indubbio che si muova energeticamente in questo modo, ossia che viva facendo e trattenendo in qualche misura memoria di ciò che la circonda.
CARNE, AGGRESSIVITÀ E MEMORIE DI CANNIBALISMO
Tutti noi abbiamo, negli anfratti più reconditi della nostra mente, anche antiche memorie di cannibalismo. L'essere umano, dall'Australopiteco in poi ha, per circa un milione di anni, praticato il cannibalismo cerebrale. A un certo punto abbiamo cominciato a mangiare il cervello (e poi altre parti del corpo) dei dei nostri simili, o nemici o parenti e amici della stessa tribù di appartenenza. La massiccia presenza di ormoni della crescita presenti nelle ghiandole del cervello delle vittime avrebbe consentito verosimilmente un progressivo incremento della massa cerebrale fino all'attuale 400% a fronte di un misero 5% in più totalizzato fino ad oggi dall'evoluzione naturale dei nostri progenitori che sono le scimmie antropomorfe non antropofaghe (orango, gorilla, scimpanzé, bonobo e gibbone). Il cannibalismo cerebrale praticato così a lungo avrebbe determinato la perdita del pelo, la modifica dei tratti somatici e soprattutto l'aumento dell'intelligenza. La teoria è suffragata dai numerosissimi ritrovamenti di teschi che presentano uno strano foro presumibilmente praticato per succhiare il cervello.
SVARIONI E FALSITÀ
Non so chi sia Marco Ceriani, autore dell'articolo in questione. So di sicuro però che il figlio di qualsiasi macellaio d'Italia sarebbe meno bravo e meno disposto di lui a scrivere un tema scolastico carico di corbellerie e idiozie di tale portata, intrise tra l'altro di svarioni e falsità tecniche troppo banali per essere commentate. Solo un pubblicista sgangherato, improbabilmente sovvenzionabile dalla stessa McDonalds o della Cremonini, potrebbe oggi esprimersi in quei termini, con tutto quell'eccesso di zelo. Andiamo dunque a un mio commento sintetico per punti.
LA CARNE PIACE SOLO A CHI BLINDA OCCHI, CUORE E CERVELLO
Punto 1. La carne piace sempre di meno. Vero o falso statisticamente non ne sono sicuro. Certo che usato dal Ceriani come premessa di partenza suona come minimo paradossale e imbrogliante, anche se coerente poi con la finalità globale dello scritto, che è quella di un invito a mangiar cadaveri di coniglio, di pollo, di maiale e di mucca.
LA CARNE INQUINA E AMMALA SIA DENTRO CHE FUORI
Punto 2. La carne fa bene ma inquina. Fa bene ma, o fa bene e basta? Si decida il Ceriani. Riconosce che inquina. Inquina sì, ma molto di più di quanto lui creda. Inquina sia dentro che fuori, sia nel corpo che nell'anima, anche se dal suo tono pare che non ci siano differenze tra staccare una ciliegia o una mela dall'albero e strappare il fegato a un animale caldo appena sgozzato, e avvolto nei suoi fumi
mortali.
PROTEINOMANIA SCONFITTA SU OGNI PIANO
Punto 3. Non bastando le carni si invoca il supporto di altre proteine, in una specie di allucinazione proteica. Una vera e propria fiera della disinformazione e della menzogna. Proteinomania a tutto spiano, quasi che proteina dia proteina, carne apporti carne, latte faccia latte e muscolo produca muscolo, quando invece A) Il corpo non è un lego di componenti sostitutivi di quelli esausti ma un trasformatore di sostanze, e quando invece B) La mucca produce ettolitri di latte mangiando erba, l'elefante alimenta la sua tonnellata di muscoli mangiandosi cespugli e banane, il gorilla che a parità di peso ha forza muscolare tripla di quella umana, consuma tanta frutta tropicale e pochissime proteine, e quando invece C) Il tetto proteico di 24 grammi/giorno di proteine è un dato acquisito a livello mondiale.
I PEDIATRI CONSIGLIANO CARNE E LATTE?
È proprio grazie alla loro dieta mediterranea moderna, ridondante di prosciutti, mortadelle, tonni e grana che la popolazione giovanile italiana risulta obesa ai massimi livelli. È grazie a loro che uno su tre sviluppa diabete e tumorosità in età adulta. Leggiti cosa dice dei pediatri il dr Robert Mendelsohn, maggior pediatra mondiale di tutti i tempi. A parte le eccezioni, sono da considerare come la rovina della maternità e dell'infanzia.
Le autorità più avanzate ed ascoltate nel mondo di oggi risultano alla fin fine il dr Colin Campbell autore di The China Study, medico personale di Bill Clinton, oltre che la Marion Nestle, magnifica rettrice della New York University Dipartimento Nutrizione, che detta le diete e i buffet alle varie catene alberghiere (Hilton, HolidayInn, Marriott, Intercontinental). Gente che possiede gli stessi strumenti linguistici che adopero da anni nel mio blog e nei miei libri. Da rilevare che la quota 24 grammi al giorno dà totalmente ragione alle diete basso-proteiche del grande Pitagora, e che in ogni caso le università americane tutte, la FAO, la stessa CDC (Central Disease Control), sono tutte uniformate sulla medesima quota, con grave scorno dei pediatri e dei servi dell'Agroalimentare.
DISINFORMAZIONE SUL FERRO
Punto 4. Carne fortificante, amica delle donne e carica di ferro assente nelle verdure? Ma da dove mai salta fuori questo Ceriani, forse da una residua caverna di trogloditi? È forse rimasto agli esperimenti fallimentari dei macelli medievali, in cui le donne anemiche e dalla pelle bianca venivano fatte assorbire del sangue caldo direttamente dal bue e dal maiale appena sgozzati? La sberla ferrica del sangue di altre creature sul corpo umano è solo una stimolazione pazzesca che fa vibrare di primo acchito l'intero organismo per poi lasciarlo cadere in una depressione crescente e quindi in doping continuo e dipendenza da cadaverina e grasso. Sul ferro vanno aggiunte subito alcune cose già dette in precedenza.
SIDEREMIA
La sideremia, ossia la penuria di ferro, si verifica per gli uomini sotto i 75 mcg/dL di sangue, e per le donne sotto i 60 mcg/dL. Si contrasta prendendo più sole, mettendo a disposizione del corpo le sostanze generosamente offerte dalla natura, e migliorando la propria capacità assimilativa.
15 CONDIZIONI FONDAMENTALI PER NON ANDARE MAI IN CARENZA DI FERRO
Non si va in carenza di ferro a condizione che: 1) Ci teniamo in buona salute, 2) Respiriamo ritmato e profondo, 3) Mangiamo crudo, 4) C'è nella dieta abbondanza di vitamina-C (agrumi, arance, melegrane, mirtilli, goji), di vitamina-E (frutta-verdura), di beta-carotene (albicocche, pesche, carote, peperoni rossi, patate dolci, batate rosse, uvetta, datteri, fichi secchi, frutta varia), 5) C'è vitamina B2 (peperoncino, mandorle, tarassaco, sesamo, pinoli, funghi, broccoli, cavoli, cavolo nero, cavolo riccio, cavolo Bruxelles, zenzero, menta, salvia, nocciole, avena, miglio, riso, fagioli secchi, piselli secchi) e c'è acido folico o B9 (germogli, clorofilla, patate, batate rosse, carote, fagiolini, asparagi, arance), 6) C'è cistina anti-anemica (cereali integrali, lupini, germe di grano), 7) C'è glutatione, 8) Non tocchiamo caffè, the, redbull, cole, bibite e alcolici (tutti inibitori del ferro, con assimilazione decapitata al 75%), 9) Non prendiamo integratori di ferro inorganico che diventano facilmente immunosoppressivi e velenosi, 10) Non fumiamo (il fumo dissipa la vitamina-C), 11) Non prendiamo aspirine e simil-aspirine (farmaci antitetici al ferro), 12) Non prendiamo tranquillanti e analgesici (compromettono l'assimilazione), 13) Non prendiamo sale e prodotti salati tipo grana e prosciutti (nel corpo formano acido carbonico distruttivo del ferro), 14) Non assumiamo zucchero raffinato e dolciumi (prelevatori di ferro), 15) Non cuociamo troppo le nostre verdure trasformando il ferro organicato in ferro inorganico e non filtrabile dai glomeruli renali.
GLUTATIONE VITAMINA-C E FERRO
È ancora più efficace della vitamina C, nel migliorare l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro, neutralizzando gli effetti tossici di alcuni agenti esogeni come nitriti, nitrati, clorati, anilina, derivati del benzolo, derivati del toluolo. Questi elementi danneggiano l’organismo con un meccanismo insidioso. Producono un’ossidazione del ferro trasformandolo dalla sua naturale forma ferrica (Fe2+) nella forma ferrosa (Fe3+) rendendo così il sangue incapace di trasportare l’ossigeno, causando inoltre un’aumento della metaemoglobina (dall'1-2% fino ad un livello a volte mortale del 20/30%). Attaccando direttamente i composti ossigenati all’interno della cellula, svolge un ruolo chiave riciclando le forme ossidate di vitamina C, ristabilendo così il potere antiossidante di quest’ultima.
FALSITÀ SULLE CARNI BIANCHE
Punto 5. Carni bianche più digeribili? Anche questa è falsità allo stato puro. Ogni tipo di carne, bianca o rossa, ha un carico di purine di 30 grammi per kg. Purine che all'interno del corpo diventano aminoacidi scomodi, indigesti e acidificanti da disgregare con enorme fatica in un apparato costruito apposta per non digerire tale materiale putrefattivi e miasmatico. Carne digeribile? Vediamo come stanno le cose nella realtà.
SIAMO BIOLOGICAMENTE ONNIVORI E DIGERIAMO LA CARNE IN 3 ORE?
Lo scribacchino per conto terzi Ceriani è davvero fuori rotta. Siamo biologicamente non vegetariani ma fruttariani, in quanto capostititi dei primati, a cui appartengono pure gli altri animali umanoidi come le scimmie, dotate dell'identico sistema gastrointestinale. I segni precisi della nostra struttura biologica? A) Intestino lunghissimo, spugnoso e carico di svolte, tipico dei mangiatori di fibre vegetali e inadatto alle carni, bisognose di intestino corto, tozzo, a rapida espulsione. B) Sangue alcalino (pH 7,35-7,55) tipico dei primati. C) Assenza di enzimi uricasi per la demolizione del micidiale acido urico che sta nelle carni rosse e bianche, nel pesce e nei crostacei (28 grammi di purine per kg) che diventano tutti acido urico. D) Mandibole mobili e non fisse, adatte a sgranocchiare grani e a rosicchiare frutti, semi, germogli e radici, non certo a sbranare altri esseri viventi. E) Stomaco a bassa acidità e quindi a scarsa capacità disgregatrice nei riguardi delle proteine animali che rimandono in circolo come residui, causando fenomeni putrefattivi. F) Reazioni leucocitiche ad ogni pasto carneo (esperimenti di Paul Kouchakoff, 1° congresso mondiale di Microbiologia a Parigi nel1930). G) Valori vibrazionali bassissimi, cancerogeni e mortali delle carni, ben inferiori al minimo di 6500 Angstrom sulla scala Bovis-Simoneton. H) Sforamento del tetto proteico di 24 grammi/giorno, che già vengono raggiunti abbondantemente con qualsiasi dieta vegancrudista saziante. I) Impossibilità di raggiungere il minimo di 5000 Orac/giorno in termini di assorbimento stress ossidativo (chi mangia carne non ha certo spazio per inondarsi di bioflavonoidi). I) Se uno non va in un macello e vede coi suoi occhi cosa significa l'uccisione di un animale, è meglio che non parli. L) Digestione in 3 ore? Vorrai dire 30 ore. La digestione non consiste nel mettere il cibo in bocca e farlo arrivare allo stomaco, ma nel digerire, assimilare ed evacuare il tutto in modo razionale senza effetti collaterali, senza leucocitosi, senza acidosi, senza fenomeni putrefattivi, senza organi che si ingrossano, senza ritenzioni idriche, senza miliardi di cellule morte o detriti cellulari o virus (perché i produttori fisiologici di virus siamo noi stessi) che rallentano la loro espulsione intasando il sistema, avvelenando il sangue, e compromettendo la funzionalità del nostro intero organismo. Non confondere poi l'effetto stimolazione che manda in accelerazione il cuore, grazie al veleno cadaverina che il corpo cerrca disperatamente di mandare fuori senza riuscirci, con un effetto magico e rafforzante della carne (la carne comporta ovviamente cadute depressive e richiede urgenti repliche). Impossibile stare su livelli limitati. La carne è droga al pari del caffè e dell'alcol. Gli animali hanno occhi, cuore, sangue, sofferenza. Uno ama masticare cadaveri? Libero di farlo, fin che la legge distorta e miope permette questo massacro quotidiano di 7000 animali al secondo (24 ore al giorno incluso le feste). Libero di farlo, mettendo a repentaglio l'equilibrio ecologico, economico, sociale ed etico del pianeta.
POESIA MACELLATORIA E AVIDITÀ ARTISTICA
Punto 6. Pregiata, tenera e succosa carne di manzo. Ceriani non è scienziato, ma poeta. Chiare, fresche e dolci acque! Benedetto sie mi Signore con tutte le tue creature appese ai ganci e gocciolanti liquidi organici rivoltanti! Sentivamo davvero la mancanza di un Petrarca del sangue e del macello, e di un nuovo San Francesco amante degli animali al punto di imboccarsene con disinvolta e artistica avidità.
VENIAMO DA LONTANO
Farebbe bene il Ceriani, e tutti quelli che amano la carne al punto da succhiarla, centellinarla e rigurgitarla, a prender nota che la scuola salutistica di tipo naturalistico e igienistico non è una invenzione di qualche svitato, ma un sentiero ben tracciato che vede coinvolti Pitagora, Ippocrate, Parmenide, Platone, Socrate, Seneca, Asclepiade, Galeno, Marco Aurelio, Leonardo, Giordano Bruno, Paracelso, Cornaro, Voltaire, e una serie di straordinari medici che vanno da Antoine Bechamp, a Max Pettenkofer, ad Arnold Ehret, a Max Bircher-Benner e a diverse migliaia di medici della scuola igienistica americana, con in testa il grande Herbert Shelton.
HAMBURGER PUNTO MASSIMO DELLA SCHIFEZZA ALIMENTARE
Punto 7. Più che un punto è l'elogio dell'hamburger, grande invenzione a favore dei giovani che assembrano i fast-food del mondo intero. Appagante, saporito, tenero, neutrale e privo di irregolarità. Peccato che non esista un albero che lo produce. Sarebbe davvero la soluzione di tutti i problemi. Peccato che l'accesso alle sue fabbriche richieda le maschere a gas, visto i miasmi che si levano dalle vasche ribollenti e ripiene di lattice biancastro da ossa in disfacimento, a cui si aggiungono sali, zuccheri, aromatizzanti a sacchi, oltre che le parti macinate di interiora e frattaglie di ogni tipo di salma animale.
NON SIAMO TALEBANI
Il punto 8 lo aggiungo io. Alimentarsi correttamente è una cosa seria. Occorre affrontare le evenienze digestive col supporto dei buoni principi ma anche con apertura mentale e con spirito di tolleranza.
Niente schematismi esagerati, niente dogmi, niente posizioni rigide e fanatiche. Anche i migliori alimenti possono comportare qualche insidia. Le crisi digestive ed intestinali richiedono tempo e pazienza. Rimettere in ordine funzionale l'apparato enterico non è cosa banale e di breve periodo.
LE SITUAZIONI INTERNE SONO SOGGETTE A CICLI, A STAGIONI, A EVOLUZIONI, A ERRORI E A CAMBIAMENTI
Quando uno va in difficoltà con percentuali zuccherine e saline, per qualche esagerazione alimentare e magari per qualche depurazione di troppo, scattano meccanismi che conosciamo ancora in modo parziale e precario. Quando le cellule morte o i detriti cellulari non vengono prontamente espulsi, perché ci indeboliamo muovendoci poco, respirando male, stando troppo all'ombra, dormendo poco, esiste non solo intasamento e ostruzione (chiamati medicalmente influenze virali) ma anche abbondanza di materiale dolciastro e potassico cellulare che va a compromettere l'equilibrio della pompa sodio-potassio, stimolando anche in persone vegane voglie inconsuete di salato e di proteico, desideri inusitati di pesce azzurro e di alici col cappero, di ovetti ruspanti, di qualche fetta grassa di Asiago o di formaggini crudi di malga.
IL BILANCIO CALORICO È FONDAMENTALE
Quando uno è superattivo e consuma calorie a raffica, o quando è soggetto ai rigori del freddo stagionale, il tetto proteico va giustamente adeguato onde bilanciare l'input-output calorico. Lo stomaco diventa a volte luogo di sensazioni e di compensazioni non sempre tranquille, con sbalzi tra stitichezza e dissenteria, tra anoressia e bulimia, tra irritazione e morsi di fame. Si corre il rischio concreto di finire in un vortice di disadattamento e di disorientamento alimentare, dove anche i cibi solitamente preferiti non suscitano certezze ed entusiasmi. Ovvio che l'abitante dell'igloo non possa sopravvivere a mele e radicchio.
LOTTA CONTINUA PER MANTENERSI NEI GIUSTI EQUILIBRI
Cambiare radicalmente regime alimentare a proprio piacimento non è cosa facile e scontata. Ecco allora che diventa giocoforza personalizzare le soluzioni e i menu, provare e riprovare, viaggiare a vista e liberarsi di ogni pregiudizio. Trovare i giusti equilibri a tutti i livelli, nel pH, nella funzionalità ghiandolare, epatica, renale, respiratoria, resta obiettivo primario per tutti. L'alimentazione va commisurata a tali imprescindibili esigenze fisiologiche. A volte si può anche scivolare di qualche gradino nelle nostre graduatorie di merito e di purezza alimentare.
RIGOROSITÀ E SCELTE DEPURATIVE DRASTICHE COMMISURATE A SPECIFICI PROBLEMI DA RISOLVERE
Ecco perché parliamo sempre di vegan-crudismo tendenziale, a percentuali variabili in base alle nostre possibilità, esigenze, gusti e situazioni contingenti. Le percentuali altamente depurative vanno riservate a periodi limitati, intesi al recupero da determinate patologie, e non necessariamente intese come sistema rigido a vita e standardizzato per tutti.
QUALCHE CLEMENZA IN PIÙ NON GUASTA
Un minimo di comprensione e di clemenza verso se stessi e verso il prossimo non è mai cosa sbagliata. Niente sconti e spazi per l'industria della morte e dei macelli, questo è poco ma sicuro.
Qualche forma di tolleranza in più verso chi ricorre talvolta al pesce azzurro lungo le coste marine, avrà invece senso logico e renderà pure le posizioni dell'igienismo e del veganismo meno elitarie, isolate ed utopistiche, e pertanto più applicabili, abbordabili e popolari.
VEGANCRUDISMO TENDENZIALE MA CON CRITERIO
Tutto questo restando saldamente all'interno della nostra filosofia etico-salutistica e della nostra tendenzialità verso il perfezionamento comportamentale ed alimentare. Tutto questo senza scadere nel qualunquismo di chi mangia qualsiasi cosa che capita in base al sapore, fregandosi del tutto della sua provenienza e del suo intimo contenuto. Tutto questo senza inficiare il nostro credo di base.
APERTURA MENTALE NON SIGNIFICA DEBORDARE DALLA STRADA MAESTRA
Non pretendo di dettare le tracce alimentari del futuro mondo vegan, né pretendo che queste considerazioni finali lascino tutti convinti e senza qualche cosa da ridire. Siamo consci e consapevoli che nel nostro sentiero ultramillenario ci sono già ben piantati i paletti entro i quali muoversi e giostrare. Trattasi in ogni caso di tematiche che sarà giusto affrontare di volta in volta, associandole agli sviluppi della scienza e della libera ricerca scientifica.
Valdo Vaccaro
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