LETTERA
IMPROVVISO ATTACCO DI CISTITE
Scusi il disturbo, le scrivo per un consiglio. Mercoledì scorso attacco di cistite improvviso. E ancora non va via. Sto facendo una cura naturale, senza farmaci, durante il giorno quasi nulla, di sera compare il dolore.
IL FATTO SI VERIFICA STRANAMENTE DOPO CHE HO MIGLIORATO ALIMENTAZIONE
Vorrei non prendere antibiotici, cosa mi consiglia? La cosa strana è che questo succeda dopo che ho cambiato alimentazione, privilegiando frutta, verdura e riducendo carne, latte e formaggi. Grazie.
Giovanna
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RISPOSTA
NECESSITÀ DI USARE UN DIZIONARIO COMUNE E CONDIVISO
Ciao Giovanna. Valga anche per te la solita pappardella. La gente continua ad avere enormi difficoltà nel comprendere il significato di scarico-tossine, di crisi eliminative, di differenza sostanziale tra sintomo e fattore causante. La gente va dal medico quando sta male e al resto ci pensa lui, punto e basta. Nella visuale igienista, vengono rimessi in discussione non solo i metodi terapeutici della medicina ma anche le definizioni e i concetti riguardanti le malattie.
DISEDUCAZIONE DI MASSA PRATICATA E PIANIFICATA AD ARTE
La responsabilità gravissima di questa ignoranza micidiale, di questa confusione e di questo disorientamento a livello di massa, sta proprio nella diseducazione e nella omertà scientifica praticate sistematicamente e a vasto raggio A) Dalle scuole che non ci capiscono un'acca, B) Dalla medicina che ha preteso l'esclusiva concreta, legale e politica sulla salute per farne un suo colossale affare con Big Pharma, C) Dalle televisioni, grancasse e portavoci degli interessi delle multinazionali.
IL LINGUAGGIO MEDICO PREVEDE NEMICI DAPPERTUTTO
Parli di attacco di cistite. Attacco significa guerra e ostilità da parte di qualcuno che magari si chiama microbo, batterio, virus, parassita e fungo. È il tipico linguaggio medico, anche se giustamente pretendi di non cadere nell'antibiotico. Parli comunque di cura, anche se di cura naturale. E cura significa cura del sintomo, tentativo di mandare via il sintomo, pensando sempre che esso sia il responsabile da estromettere con le buone o le cattive.
CUROMANIA SUL SINTOMO E CON LA BENDA AGLI OCCHI
È di nuovo il tipico linguaggio medico. I medici stanno pensando, ragionando e lavorando da decenni se non da secoli con quei criteri e quelle modalità, per cui non sono portati a cambiare. Quasi gli piacesse lavorare bendati. Quasi gli piacesse intervenire su qualcosa senza saper da dove esso arriva, come arriva, perché arriva. Le motivazioni tossiche, alimentari e comportamentali non gli interessano e non gli convengono.
BENETTIA E NON MALATTIA
La realtà è che la cistite è sintomo positivo e utile quando è in atto una crisi infiammatoria a carico del sistema renale ed urinario. Se una cosa fa male sembrerebbe logico chiamarla malattia. Il fatto è che nella circostanza, presi e considerati i vari fatti sottostanti, la sindrome in sé finisce per essere un bene. Non malattia ma benettia dunque. Non nemico che ti colpisce e si diverte sadisticamente a farti del male, ma avvertimento e spia rossa corporale conseguenti a qualche errore di impostazione e di stile di vita adottato.
DETRITI CELLULARI MORTI SCAMBIATI PER VORACI ANIMALETTI VIRALI
Gli eventuali virus presenti nella circostanza rappresentano detriti inanimati e polverizzati di nostre cellule in moria continua e fisiologica. Detriti innocenti, nella misura in cui il corpo in forma ottimale e in fase di metabolismo rapido riesce a smaltirli fuori prontamente. Ma detriti ostruttivi e non più innocenti se rimangono a lungo all'interno del corpo compromettendone la funzionalità e il ricambio, visto che il proprio sistema cellulare continua a produrre miliardi di cadaverini al giorno, ciascuno carico tra l'altro equiparabile a mina al potassio, capace di compromettere il delicato bilancio sodio-potassio, mettendo in crisi la voglia di dolce e richiamando quella di salato, tipica del sedano, del prezzemolo, delle foglie verdi e amare, o magari la voglia irresistibile ed inesplicabile di pesce salato, di prosciutto salato e persino di pesce marcio (abitudine non rara in Asia).
MALATTIE TOSSIEMICHE HOMINIS-CAUSATE E MALATTIE IATROGENE MEDICORUM-CAUSATE
Il fatto che arrivino dei batteri dal nostro colon a fare piazza pulita della pappa virale, di cui vanno ghiotti, è fortuna e non disgrazia. È atto di collaborazione e non guerra batteriologica. Finita la pappa non si moltiplicano all'infinito come ipotizzato dalle concezioni monatte ma si ritirano intelligentemente in buon ordine. Pertanto niente presenze patologiche e causative di tipo batterico-virale, di tipo genetico, di tipo immunitario ma presenze consequenziali ad altri fattori di tipo tossiemico (hominis-causati) o di tipo iatrogeno (medicorum-causati). Niente comodi scarica-barile ma precisi fattori causanti appartenenti al settore comportamentale.
PER AUTOGUARIRE IN MODO DEFINITIVO SI PAGA DAZIO E MERITA PURE FARLO
Come mai la cistite arriva paradossalmente dopo che ho migliorato la mia alimentazione, riducendo le proteine animali ed assumendo più frutta e verdura? Forse allora i conveniva starmene sulla dieta mediocre ed inquinante, senza svegliare e scatenare i meccanismi rimediali dell'auto-guarigione? E qui sta il problema della crisi eliminativa che nessuno comprende e nessuno accetta, quasi fosse possibile guarire senza di essa, quasi fosse possibile andare in Paradiso in carrozza, senza sforzo e senza sacrificio alcuno, senza pagare dazio, senza pagare ingresso.
CONSEGUENZE DEI MIGLIORAMENTI ALIMENTARI
Il miglioramento dieta comporta 1) Digestioni leggere, 2) Miglioramento circolazione, 3) Fluidificazione sangue, 4) Sveltimento linfatico, 5) Risparmio energetico-digestivo (la digestione lenta e difficile è una delle fatiche più improbe e indebolenti a cui sottoponiamo giornalmente il nostro corpo), 6) Conseguente rafforzamento del sistema immunitario, 7) Incrementata reattività e capacità disgregatrice-ripulitrice-emuntoria-escretoria-riequilibrante-autoguaritiva dei meccanismi difensivi, 8) Dolorini eliminativi e sbalzi nei valori diagnostico- tabellari, entrambi causati dal materiale tossico interno che attraverso il linfatico e il sangue va a scaricarsi esternamente.
MODALITÀ E LOGICA DEL MECCANISMO ELIMINATIVO
I fastidi eliminativi saranno leggeri o pesanti, scatteranno subito o anche a distanza di settimane e mesi, ossia a ondate successive, in base a vari fattori come A) Massa tossica da eliminare, B) Tipo di tossine, C) Età del soggetto (l'anziano in genere ha minore forza reattiva del giovane, tant'è che è incapace di sviluppare febbri altissime come succede invece nei bambini), D) Stato di forma del soggetto.
DEFINIZIONE DI CISTITE
Parliamo di un disturbo infiammatorio alla vescica, molto comune, con sintomi dolorosi e con bruciori al basso ventre, oltre che frequente bisogno di urinare. L'urina è molto acida, per acidificazione della matrice extracellulare, ossia dei liquidi in cui flottano le nostre cellule e pH basso che si riflette sulle urine intasate di colibatteri da putrefazione, anziché da batteri sapròfiti. Può anche succedere lo sbalzo opposto in eccesso alcalino, con causticità da pH alto.
ALIMENTI AMICI E NEMICI
Prima cosa evitare proteine animali, zuccheri raffinati, dolciumi, bevande proibite che non siano l'acqua e i succhi freschi spremuti o centrifugati al momento. La scelta vegancrudista tendenziale, sempre con progressione e modalità applicative personalizzate e flessibili, è la strada migliore, dando priorità a verdure succose e frutta acquosa. Includere nel menu carciofi, cardi, finocchi, tarassaco, zenzero, aglio, cipolla, semi di zucca, noci, cetriolo, melone, melanzana, cavolo, porro, tarassaco, rape, uva, zucca, lattuga, crescione, fico, lampone, ribes, sidro di mele e aceto di mele.
SPREMUTE
Succo di 2-5 limoni al giorno, succo di 5-7 arance al giorno, succo di melograno spremuto manualmente. Il succo di mirtilli rossi 2 bicchieri al giorno è un rimedio specifico sia per prevenire le cistiti ricorrenti che per contrastare l'anomalia ai primi sintomi. Pure i mirtilli comuni blu-violetto servono al medesimo scopo.
DECOTTI E TISANE
Le foglie di mirtillo e di mirto servono a preparare ottime tisane con 2 manciate di foglie in un litro di acqua portata a bollore, con macerazione per 10 minuti, filtraggio e raffreddamento. Bere 4-5 stazze al giorno. Stessa cosa si può fare con le foglie di uva ursina, di corbezzolo, di calendula (fiori e foglie), di malva (fiori e foglie), di ortica, di pilosella (cugina del tarassaco con foglie pelose e fiori gialli, raccoglibile in Italia non prima di giugno).
TESINE DA LEGGERE
- Cistiti ricorrenti o infiammazioni delle vie urinarie, del 28/6/10
- Infezioni urinarie, calcoli e struvite, del 28/7/12
- Proteinomania, cottomania e curomania, del 22/10/11
- La grande svolta igienistica, del 19/5/12
Valdo Vaccaro
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